UniCredit fissa il prezzo delle nuove azioni. Il titolo vola

Italy's largest bank UniCredit is pictured in downtown MilanLa Bce è «contenta» del piano presentato da Unicredit, e dal mercato – sondato in tre settimane di road show – arrivano segnali incoraggianti, avrebbe detto ieri il ceo Jean Pierre Mustier incontrando alcuni investitori a Milano. La conferma si avrà oggi, quando la banca alzerà il velo su due tasselli fondamentali dell’operazione attesa sul mercato da lunedì: anzitutto il prezzo a cui offrirà le nuove azioni, con uno sconto sul Terp – il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto d’opzione – atteso tra il 30 e il 40%; quanto più contenuto sarà lo sconto, tanto più fiduciosa si mostrerà la banca nell’appeal dell’operazione. Che, in ogni caso, dovrebbe essere garantita da un ampio consorzio: il 22 dicembre UniCredit aveva annunciato la firma di un contratto di pre-garanzia, che oggi – stando a quanto appreso da Il Sole – dovrebbe essere sostituito da un ben più solido contratto di garanzia. Equivalente cioè alla certezza che nelle casse della banca entreranno i 13 miliardi previsti (al netto delle commissioni): se e quanto non dovesse essere raccolto sul mercato verrà infatti versato dalle banche d’affari. E qui si spiega l’importanza di questo tassello, quello in cui si era impantanato poco meno di un anno fa l’aumento della Popolare di Vicenza, protetto da una sola pre-garanzia con la stessa UniCredit.

Fonte: Il Sole 24 Ore

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