Tassi, Fed e Banca del Giappone decidono se tornare al passato o spingere sul «new normal»

o-FEDERAL-RESERVE-facebookNew normal o normal? In questa settimana – da molti analisti ribattezzata come quella delle banche centrali – scopriremo se la politica monetaria virerà verso un mondo che fino a pochi anni fa era considerato normale (costo del denaro e inflazione intorno al 2%) oppure confermerà l’attuale trend (per molti un vicolo cieco) del new normal. Un’era fatta di bassa inflazione (quando non deflazione) e costo del denaro a 0 (quando non negativo). Domani e mercoledì si riunirà il consiglio della Federal Reserve statunitense (il Federal open market committee, Fomc) per dettare le linee della politica monetaria. La Fed alzerà i tassi? È questo che si chiedono gli operatori in un anno in cui la banca centrale statunitense ha decisamente cambiato rotta rispetto alle aspettative. A gennaio tutti ipotizzavano quattro mini-rialzi da 0,25% (quindi 1% annuo) in modo da portare il costo del denaro dall’attuale range tra 0,25% e 0,5% a 1,25%-1,5%. Invece così non è stato: da inizio anno la Fed ha sempre rinviato la stretta monetaria e il costo del denaro è fermo appunto al range tra 0,25% e 0,5 per cento.

Fonte: Il Sole 24 Ore