Tasi al massimo sulle prime case

imagesTasi al massimo sulle prime case (3,3% di aliquota), con la fosca previsione che questa tassa “prevederà aumenti di aliquota l’anno prossimo”. Niente “sconti” in base al numero di figli, come accadeva nel 2012, con la vecchia Imu. Aumento di un punto della tassa su capannoni industriali e negozi (in questo caso si chiama ancora Imu), a raggiungere il tetto massimo del 10,6 per mille, per portare in cassa 10 milioni. Incremento della tassa dei rifiuti, oggi Tari, del 2,4%, per coprire l’aumento che il Comune deve pagare a Hera. La differenziata costa cara: su 1,7 milioni, oltre all’aumento dell’inflazione (che da solo vale l’1,5%), c’è il costo della raccolta “ecologica” dei rifiuti (0,9%). Si “salva” l’Irpef, che non verrà toccata e resterà quindi allo 0,7% e gli inquilini possono tirare un sospiro di sollievo: non verranno coinvolti nella manovra, come inizialmente paventato.

Fonte: LaRepubblica.it                                                                        MANUALE ITALIA

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