Tutti convergono con il fatto che la Germania, a questo punto e con questi enormi squilibri nella bilancia dei pagamenti tra i Paesi dell’Eurozona, dovrebbe fare un passo indietro, dopo averne fatti parecchi perseguendo una politica di beggar thy neighbour (guadagnando indebolendo i vicini). Dovrebbe ovvero reflazionare la propria economia per spingere i Paesi del Sud a recuperare la competitività perduta in questi 15 anni di squilibri europei. Reflazionare vuol dire aumentare il tasso di inflazione (che ora è allo 0,8%). Come lo si fa? Aumentando i salari reali (dopo averli mantenuti sotto l’aumento della produttività) e spingendo i consumi interni.
Fonte:IlSole24Ore