Klaus lascia presidenza Rep. Ceca

Con un’accusa di alto tradimento decretata dal Senato, l’euroscettico Vaclav Klaus lascia oggi la presidenza della Repubblica ceca, al termine di due mandati durati 10 anni. E, dopo 23 anni, si ritira anche dall’alta politica, dopo che i cechi gli hanno – ieri anche fisicamente – voltato le spalle.

In carica a partire da domani ci sarà Milos Zeman, eurofederalista cauto e il primo presidente scelto con l’elezione diretta del Capo dello Stato. ”Il congedo di Klaus ha un retrogusto amaro”, convengono gli analisti. Mentre ancora nel 2010 godeva della fiducia di tre quarti dei cechi, oggi la fiducia nei suoi confronti è calata al 26%.

E Klaus ne ha fatto esperienza personalmente, ieri a Brno, dove decine di persone al suo arrivo gli hanno ostentatamente voltato le spalle. A scatenare il malcontento popolare nei suoi confronti è stata la controversa amnistia da lui decretata, cui è contrario l’80% della popolazione, e per la quale 38 senatori lo accusano di Alto tradimento presso la Corte costituzionale.

In sua difesa si registra in questi giorni la protesta di una donna di 45 anni, entrata in sciopero della fame fino a quando il Senato non ritirerà l’accusa, su cui adesso si attende la pronuncia dell’Alta corte.

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