Ingegneri, no a balzelli dal Pos

A decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l’attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, saranno tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. La novità e’ frutto del ‘Cresci-Italia 2.0’. In una nota del Consiglio nazionale degli ingegneri si legge anche l’assoluta contrarietà a questa norma che imporrebbe un ulteriore balzello a carico dei professionisti.

Secondo l’associazione non avrebbe nessuna utilità per la lotta all’evasione e al sommerso, in quanto la quasi totalità “delle prestazioni professionali ha una soglia di valore superiore ai 1.000 euro, oltre la quale già ora tutti i pagamenti devono essere tracciabili e quindi fatti con sistemi di pagamento quali assegni o bonifici”.

L’associazione fa invece i calcoli dei costi:  per l’installazione del Pos (intorno ai 100 euro), pagamento di un canone mensile (30 euro circa) e pagamento di una commissione su ogni transazione che può superare anche il 3%. Supponendo una commissione media dell’1% su ogni transazione, per le sole prestazioni erogate dai professionisti tecnici nel settore delle costruzioni, si tratta di 60 milioni di euro l’anno. 

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