Entrate, l’Italia la peggiore in Ue

entrate-tributarie23Nei primi otto mesi del 2013 l’andamento delle entrate tributarie in Italia risulta il peggiore tra i grandi Paesi Europei. A fronte di un aumento tendenziale degli incassi in Francia (+8,4%), Portogallo (+6,3%), Irlanda (+3,8%) Regno Unito (+3,7%), Germania (+2,6%), Spagna (+0,2%), in Italia si registra una, se pur lieve, flessione: -0,3%. E’ quanto emerge dal Rapporto sulle entrate tributarie internazionali del ministero dell’Economia.

Si ”conferma una marcata variabilità tra i Paesi, già osservata nel corso del 2012”, si legge nel Rapporto del ministero dell’Economia. Si riduce a 8,7 punti la forbice dei tassi di variazione tra il Paese con la minore crescita delle entrate (Italia, -0,3%) e quello con la crescita più elevata (Francia, +8,4%). In particolare, ”il dato più significativo viene fatto registrare dalla Spagna che, per la prima volta da inizio 2013, mostra un tasso di variazione positivo rispetto allo stesso periodo del 2012 (+0,2%). Tale risultato – si spiega nel dossier – è sostenuto principalmente dalla crescita del gettito Iva (+8,4%), che deve imputarsi alle modifiche intervenute in ambito normativo e, in particolare, all’aumento delle aliquote Iva”.

Per quanto riguarda la tassa sui consumi, nel periodo gennaio-agosto 2013 si segnalano tassi di variazione positivi per Spagna (+8,4%), Regno Unito (+2,2%), Germania (+1,2%) e Francia (+1%); una sostanziale stabilità per l’Irlanda (-0,4%). Infine tassi di variazione negativi per l’Iva in Portogallo (-2,1%) e Italia (-5,2%).

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