Da Milano a Chieti, ecco le province più a rischio Brexit

italiani-720x379Tra centri gestionali, servizi finanziari, ma anche tlc e industria chimica, quella di Milano è la provincia italiana più esposta alle conseguenze della Brexit. La più esposta perché destinataria della fetta più grossa di tutte le partecipazioni inglesi nelle nostre aziende. La banca dati Bureau van Dijk stima infatti che i capitali di Londra generano sotto la Madonnina ben il 43% di tutti i ricavi fatturati in Italia. Se a questo si sommano gli investimenti nella Brianza (soprattutto nel commercio all’ingrosso) e quelli nella Bergamasca (per oltre un quarto legati ai macchinari tessili), si scopre che la Lombardia da sola beneficia in pratica della metà di tutti i ricavi ottenuti grazie agli investimenti inglesi in Italia. A poco più di due settimane dal voto inglese, sull’impatto della Brexit si fanno molte stime ma di certezze è ancora presto per averne. Si immagina che il Pil italiano ne risentirà, che i capitali diretti in Gran Bretagna diminuiranno, e che anche la capacità di Londra di investire all’estero potrebbe essere ridotta, se non altro per sopraggiunte complicazioni di carattere burocratico-legale. Se quest’ultimo punto sarà vero, chi rischia di più dalla Brexit è dunque la provincia di Milano.

Fonte: Il Sole 24 Ore