L'Autore

Eugenio Filograna (Minervino di Lecce, 7 novembre 1955) è un imprenditore, dirigente d’azienda, politico ed ex dirigente sportivo italiano.

Attività professionale

Filograna svolge l’attività di commercialista a Milano dal 1986, è autore del Manuale di Tasse nei Paesi del Mondo (dal 1994 al 2008) ed è collegato ad un network internazionale, dislocato in 92 stati, di professionisti societaristi e tributaristi.
Possiede lo studio Ameco, uno dei più grandi studi professionali di Milano, che offre assistenza legale, fiscale, tributaria e lavoristica a livello nazionale ed internazionale, grazie ad un ampio staff di professionisti.
Inoltre lo studio Ameco è capogruppo di numerose società in Italia e all’estero, con ricavi nel 2020 (bilancio uff pubblicato ccia Milano 2020(di oltre 806.000.000 euro di cui ricavi operativi 2.140.768 euro e con circa 2000 dipendenti.

Attività Imprenditoriale

Imprenditore attivo in diversi settori, proprietario del gruppo industriale GDA (Grande Distribuzione Avanzata), è salito alla ribalta come “Mister Postalmarket” per aver rilevato nel 1999 il gruppo milanese di vendita per corrispondenza dai tedeschi della Otto Versand, dopo un loro primo tentativo di salvataggio iniziato nel 1995 con la messa in mobilità di circa 350 dipendenti. Nel 2001 Filograna ha fatto indirizzare nel Salento il concorso Postalmarket “Protagonisti di un sogno”: cinque treni appositamente predisposti portarono in provincia di Lecce 5.000 concorrenti che aspiravano a 250 posti da fotomodelli Postalmarket. A causa di molti ritardi dei treni e disguidi Filograna fu al centro di polemiche. Tramite lo studio Ameco ha raccordato un sistema di cooperative (circa 1.400) riconducibile a Forza Italia. Nel 1996 ha fondato il LOOS (Libero Organismo per l’Occupazione e lo Sviluppo), aderente alla Lega dei Diritti dell’Uomo, organo di vigilanza dell’ONU. Nel 1997, ha costituito la Consulta del Lavoro, in seguito Patronato di FI. Nell’ottobre 2001, dopo il crollo della Borsa e a seguito degli scandali di Banca Leonardo, unico sponsor e Global Coordinator di Postalmarket, divenuta nel frattempo il più grande e-commerce generalista del mondo, con la piattaforma logistica più grande d’europa di proprietà di GDA (Grande Distribuzione Avanzata, controllata al 100%), Filograna fu costretto a rimandare la quotazione in Borsa di Milano, nonostante l’approvazione dalla Consob del prospetto informativo nel luglio 2000, a un valore di 3.600 miliardi di lire, e avviare la procedura di mobilità per 420 dipendenti non adatti a internet, in cambio di nuovi assunti più giovani già conoscitori del web. Tale cambiamento era previsto e sottoscritto dal Ministero dello Sviluppo Economico, dai Sindacati Nazionali e Territoriali di Postalmarket e dallo stesso Filograna. L’operazione fu contrastata, nonostante gli accordi, dagli stessi sindacati sottoscrittori e si arrivò prima al commissariamento ministeriale, poi alla vendita della società al gruppo Bernardi che, dopo varie traversie, ha cessato l’attività licenziando tutti i dipendenti e portando l’azienda alla procedura fallimentare. Nel 2002 Filograna fu arrestato nel corso dell’inchiesta sul fallimento di una cooperativa di lavoro CSM, ritenuto amministratore di fatto della cooperativa nata nel 1994 e dalla quale si sospettava che avesse sottratto circa 5 miliardi di lire in 4 anni. Il suo procedimento giudiziario fu però chiuso anticipatamente senza rinvio a giudizio, con la caduta di tutte le accuse, la revoca dell’arresto, l’acquisto di Filograna delle società indagate sotto forma di piano di risanamento e sviluppo a un prezzo di 24 miliardi di lire, il patteggiamento breve e il conseguente rilascio di certificati penali puliti. Filograna è stato a capo di un gruppo industriale, con società anche negli USA, in Europa, in Cina e con sedi in tutto il mondo, con oltre 12.000 dipendenti. A settembre 2013 Eugenio Filograna ha ricevuto il premio Barocco per i suoi meriti imprenditoriali e per aver salvato nel 2012 lo sport calcio della sua città natale, Casarano, grazie alla costituzione della Casarano Calcio. Nel 2020 Filograna ha ottenuto a Washington il Premio Eccellenza Italiana per meriti legati al mondo imprenditoriale.

Attività Politica

Nel 1996 Filograna è stato eletto senatore nella XIII legislatura (1996-2001), nel collegio di Alessandria nelle liste di Forza Italia. Sin dal momento della sua elezione è stato il terzo senatore più ricco dopo Giovanni Agnelli e Vittorio Cecchi Gori. Filograna da Forza Italia è passato nell’Unione Democratica per la Repubblica (UDR) di Cossiga prima, poi nel Gruppo misto quando Mastella passò nell’Ulivo. Nel 1999 è stato anche il candidato dell’UDEUR alla carica di presidente della Provincia di Milano e successivamente al Parlamento Europeo. Si è poi candidato al Senato nelle politiche del 2001 con una sua formazione politica, Salento Regione, raggiungendo il 13% di preferenze. Tra le numerose iniziative politiche, si ricorda il DDL “Istituzioni della Regione Salento”. Filograna è però noto nel mondo politico per le battaglie per la flessibilità del mercato del lavoro. È suo il primo DDL “Istituzione del Lavoro interinale”, anticipatorio del “Pacchetto Treu” e della successiva “Legge Biagi”. Dal 2019 è presidente del movimento culturale e politico Autonomi e Partite Iva, che si distingue nel panorama italiano, per divulgare l’idea di un Unico Corpo Sociale composto da professionisti, imprenditori, aziende e loro dipendenti e familiari. Il movimento Autonomi e Partite Iva è classificato al terzo posto nel confronto social con gli altri partiti tradizionali, grazie anche alle oltre 200 pagine Facebook e agli oltre 1.000.000 di Followers.

Attività nello sport

Nello sport il nome di Filograna è legato a quello del Casarano Calcio, società rilevata dal fallimento nel 1999 la prima volta, venduta nel 2003, e salvata dalla definitiva cessazione di attività la seconda volta nel 2012.

Filograna ha più volte tentato di acquisire società di serie A come Lecce e Sampdoria. Nell’aprile del 2001, quando la famiglia Semeraro ha messo in vendita l’US Lecce per reagire a una dura contestazione da parte della tifoseria, Filograna si è fatto avanti ma i Semeraro hanno deciso di rinunciare alla vendita per evitare strumentalizzazioni politiche (Filograna era candidato alle elezioni nazionali).

Il nome di Filograna è accostato al Lecce Calcio in relazione a un’altra crisi societaria nel 2005; anche in quell’occasione i Semeraro decisero di recedere dal tentativo di vendita nonostante la disponibilità espressa pubblicamente tramite media nazionali di Filograna di rilevare la società.