Europa debole. L’euro si rafforza a 1,15$ nell’attesa di Draghi

DOMANI BOARD DELLA BCE. PRESSING FALCHI SU RIALZO INFLAZIONEBorse europee deboli, nonostante la chiusura positiva di Tokyo salita dello 0,59%. Gli investitori osservano con attenzione i vivaci movimenti che si sono registrati nelle ultime ore sul mercato dei cambi, dove l’euro si è rafforzato sul biglietto verde, superando quota 1,15, come non succedeva da inizio maggio 2016. La moneta del Vecchio Continente è invece stabile nei confronti dello yen. A provocare il movimento dell’euro-dollaro è l’attesa per le parole che giovedì pronuncerà il numero uno della Banca centrale europea, Mario Draghi, al termine della riunione del consiglio direttivo dell’istituto centrale, chiamato a prendere decisioni in materia di politica monetaria. Anche se gli esperti danno per scontato uno statu quo, gli investitori saranno attenti al discorso del presidente Draghi per presagire le future decisioni, soprattutto relativamente al quantitative easing, in scadenza a fine anno, e a un eventuale rialzo dei tassi, possibile nel 2018. Il rafforzamento dell’euro induce le Borse a un atteggiamento cauto: così in avvio i principali indici sono in retromarcia.

A Piazza Affari segnano ribassi contenuti le azioni delle banche, nonostante secondo Morgan Stanley gli istituti italiani impiegheranno 10 anni per scendere ai livelli europei in quanto a sofferenze. Telecom Italia continua a essere la sorvegliata speciale di Borsa, nell’attesa di eventuali ribaltoni ai vertici, con la poltrona di Flavio Cattaneo che risulta traballante, in base alle ultime indiscrezioni, sebbene il manager abbia smentito. In più è scattato il conto alla rovescia sia per il bond convertendo in azioni Telecom, che nel 2014 emise Telefonica e che scade il 24 di luglio, sia per i conti del semestre che verranno diffusi il 27 luglio. Sono in calo le Fiat Chrysler Automobiles e le Generali, mentre sono ben impostate le Stmicroelectronics.

Fonte: Il Sole 24 Ore