Francia, tassa ecologica sui tir

tir_franciaFrédéric Cuvillier, ministro dei Trasporti francese, ha difeso l’introduzione, a partire dal 1 gennaio 2014, di una  “tassa ecologica” sugli autotreni pesanti adibiti al trasporto delle merci.

La nuova tassa è pensata per ragioni ambientali ma anche per scoraggiare il trasporto su gomma.  L’importo della nuova tassa verrà trasferita interamente al finanziamento delle infrastrutture, al fine di migliorare la rete stradale nazionale.

Gli investimenti nella manutenzione delle strade e la creazione di nuove arterie di trasporto avrà una forte ricaduta occupazionale nel settore delle costruzione, in particolare a favore delle piccole e medie imprese francesi.

Il governo insiste poi anche sul costo medio relativamente basso per chilometro percorso della nuova tassa che sarebbe pari a 0,13 centesimi di euro rispetto agli 0,175 della Germania, inferiore anche al costo medio delle autostrade francesi di 0,19 centesimi.  Si prevede comunque un rialzo del costo delle merci finali pari allo 0,4%.

La Bretagna sarà esclusa dall’applicazione della nuova tassa ecologica in considerazione della crisi in cui versa il suo settore agricolo. Anzi le merci trasportate nella regione potranno beneficiare di una riduzione del 50 per cento dell’imposta chilometrica, e i camion adibiti alla raccolta del latte saranno esenti dal pagamento.

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