Quella del G20 a San Pietroburgo è un’occasione che capita ”una volta in un secolo” per combattere l’evasione fiscale raggiungendo un’intesa sullo scambio automatico dei dati bancari. 

È l’invito rivolto da Pascal Saint-Amans, responsabile del settore fiscale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), il quale – interpellato dall’AFP – ha sottolineato come a causa della crisi finanziaria internazionale si sia formato un consenso nei confronti della lotta all’evasione.

”Quattro anni fa nascondere i soldi era una pratica senza rischi, negli ultimi quattro anni è diventata rischiosa”, ha aggiunto Saint-Amans. Già nel 2011 i leader del G20 avevano indicato nella lotta ai paradisi fiscali una delle priorità della comunità internazionale e nel luglio del 2012 Stati Uniti e cinque paesi europei avevano deciso di avviare una ricognizione sulla possibilità di creare un sistema di scambio di dati interbancari.