Belgio, no esenzione interessi

La Corte di Giustizia Europea ha riconosciuto colpevole il Belgio per aver introdotto una imposizione fiscale favorevole sugli interessi pagati dalle sole banche belghe in violazione della libertà di prestazione dei servizi. La Corte ha riconosciuto l’inadempimento del Belgio e  lo condannato alle spese di giudizio.

Lo stato Nord Europeo aveva introdotto praticamente un’esenzione fiscale riservata unicamente agli interessi corrisposti dalle banche belghe con l’effetto di dissuadere i residenti belgi dal ricorrere, per la gestione di conti di risparmio, ai servizi di banche stabilite in altri Stati membri dell’Unione e in altri Stati aderenti all’Accordo SEE.

La Commissione UE, sul punto, ha precisato che gli interessi corrisposti da questi ultimi non possono mai godere di esenzione per il solo motivo che la banca debitrice non è stabilita in Belgio, anche quando quest’ultima sia pronta a rispondere a tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa belga in questione.

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